Quante volte abbiamo sentito parlare di Ernest Hemingway? Quante volte abbiamo letto o sentito (o addirittura visto in alcuni film) del suo ferimento a Fossalta di Piave mentre colà prestava servizio come conducente d’ambulanze per l’American Red Cross?

Ernest Hemingway, qui ritratto dopo il ferimento all'Ansa di Zenson di Piave. 1918

Ernest Hemingway, qui ritratto dopo il ferimento all’Ansa di Zenson di Piave. 1918

Se Hemingway e l’A.R.C. sono storia abbastanza nota, meno note sono le vicende vissute da “quelli della cioccolata“, ovvero da quegli spericolati ragazzi che partiti entusiasti dall’America per partecipare alla Grande Guerra si erano ritrovati a dover soccorrere – sopravvivendo – quanti più soldati feriti o morenti possibili. Tra questi ragazzi vi era anche l’autore John Dos Passos (Chicago, 14 gennaio 1896 – Baltimora, 28 settembre 1970), partito per la guerra per salvare le vite umane, allineandosi con i suoi ideali di pacifista.

Lo scrittore John Dos Passos nel 1917-1918

Lo scrittore John Dos Passos nel 1917-1918

Poco dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti contro l’Austria-Ungheria (7 dicembre 1917), alcune Sezioni dell’A.R.C. vennero inviate in Italia dalla Francia. Dopo aver stazionato a Milano per qualche giorno, tra il 13 ed il 25 dicembre alcune di esse partirono per il fronte del Piave. Dos Passos e l’amico Sydney Fairbanks invece (Hemingway all’epoca dei fatti qui narrati era ancora in America), furono inizialmente costretti a rimandare la partenza. Nel frattempo, però, l’azione offensiva austro-tedesca tra il Grappa ed il mare rendeva la situazione piuttosto instabile, costringendo tutte le Sezioni già in viaggio a stazionare per un tempo indefinito nelle località raggiunte. La Sezione n. 3 si fermò quindi in quel di Dolo.

Il 30 dicembre anche i ritardatari Dos Passos e Fairbanks raggiunsero il paese rivierasco, attendendo insieme al restante gruppo che “i capi…le strane e invisibili creature, dèi o demòni che agiscono dietro le quinte” decidessero sul da farsi. Durante l’attesa la Sezione n. 3 ebbe la visita del Capitano Henry B. Wilkins e del Maggiore del Dipartimento degli Affari Militari A.R.C. di Roma, Guy Lowell.

Le disposizioni tanto attese arrivarono il 6 gennaio 1918: la Sezione n. 3 sarebbe dovuta andare a Casale sul Sile. Passos e Fairbanks, però, non la seguirono. Rimasero a Dolo, senza alcuna spiegazione apparente fino al 16 gennaio, salvo raggiungere la Sezione n. 1 a Bassano del Grappa.

Così si conclude il veloce passaggio per Dolo di uno degli scrittori più noti e discussi, quale era il nostro Dos Passos, dell’America degli Anni Ruggenti. Un personaggio ed una testimonianza legata alla Grande Guerra e all’American Red Cross poco nota che meritava di essere riscoperta.

Bibliografia essenziale: Giovanni Cecchin (a ura di), “La Grande Guerra. Cronache particolari“, Collezione Princeton Ed., Bassano del Grappa 1998. Pg. 80
Altre informazioni su John Doss Passos: http://it.wikipedia.org/wiki/John_Dos_Passos

Alberto Donadel