In occasione delle cerimonie svolte il 26 aprile 2015 presso il Comune di Dolo e l’8 novembre 2015 presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Borbiago, abbiamo avuto l’onore di consegnare ben 42 Gagliardetti della Memoria ad altrettanti reduci di guerra o ai figli o nipoti degli stessi.
Con l’occasione desideriamo ringraziare tutte le famiglie ed i privati che ci hanno messo a disposizione le loro memorie e cimeli di famiglia; ringraziamo anche le classi terze uscenti della scuola media “F. Petrarca” di Borbiago che hanno partecipato a un progetto a livello nazionale e premiato dal Corriere della Sera.
Di seguito potrete trovare l’elenco completo con il link di rimando all’apposita pagina in cui ne ricordiamo le imprese militari.

PRIMA GUERRA MONDIALE

BARISON VITTORIO

Classe 1899, ha combattuto le ultime fasi della Grande Guerra partecipando alla battaglia del Solstizio e contribuendo a bloccare l’avanzata austroungarica. Catturato dall’esercito tedesco, fu condotto in un campo di prigionia prima di essere liberato all’indomani del 4 Novembre.

BERNO REDENTO

Da Dolo, arruolato nel 1915, morì in prigionia nel 1918 a Villach. Aveva partecipato alla conquista del monte Sabotino durante la VI battaglia dell’Isonzo e alla X battaglia per la conquista della Bainsizza. Fu catturato durante la ritirata di Caporetto nella zona di Lestizza.

BONSO MAURO

Classe 1896, ha combattuto nelle Brigate Udine, Marche, Porto Maurizio, Salerno e nel 13° Reparto d’Assalto, combattendo sul Carso e in Francia con il corpo di spedizione italiano a fianco degli alleati. Il 28 agosto 1917 la sua compagnia cadde in un’imboscata ma riuscì a salvare 7 suoi compagni dalla morte trasportandoli al di là di un fiume. In quell’occasione fu ferito. Morì di tetano nel 1932 a causa di una scheggia di granata nella testa.

BOSCHETTI FERRUCCIO

ferruccio boschettibisRicordato in cima all’elenco dei caduti presente sul monumento di Arino, era un Tenente della Brigata Cagliari. Insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare dopo esser stato dichiarato disperso in azione a Monastir (Macerdonia) nel 1916, aveva partecipato alla campagna di Libia (1911-1912) e alle campagne di guerra 1915 e 1916. Aveva combattuto anche in Trentino e sul monte Novegno.

BRIGO f.lli CESARE E ANDREA

Fratelli, soldati di Dolo. Andrea aveva partecipato a tre campagne di guerra, combattendo prima sull’Isonzo, poi sul fronte di Asiago, dove fu ferito al gomito. Dopo un lungo periodo di convalescenza a Roma, tornò al fronte ma non guarì del tutto. Morì a Sambruson nel 1917. Cesare partecipò alla battaglia del Piave. Tornato a casa, qualche anno dopo si ammalò e morì nel luglio 1920.

CAUSIN GIULIO

Classe 1896, aveva partecipato a tutta la Grande Guerra tornando a casa sano e salvo.

CHINO GULIELMO

Soldato semplice dolese, aveva combattuto tutte le campagne di guerra sin dall’inizio fino al momento della sua morte, avvenuta nei primi giorni della decima battaglia dell’Isonzo, nel maggio 1917, nei pressi di quota 144 del Carso. Aveva combattuto sul Monte Baldo e sul medio Isonzo.

CIMAROSTI GIULIO

Nato a Murano nel 1895, era soldato del 36° Fanteria, Brigata Pistoia, 15^ compagnia. Ha combattuto sul Podgora e a Oslavia, partecipando alla riconquista del monte Cengio e alla battaglia del monte Cimone tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate 1916. Dopo aver combattuto sul Flondar nel giugno 1917, riesce a salvarsi dall’accerchiamento di Tramonti di Val Meduna durante la ritirata di Caporetto. E’ uno dei primi soldati della Pistoia a entrare a Trento il 4 novembre 1918.

COVRA LUIGI detto GINO

Il Capitano Covra Luigi

Capitano dell’esercito, combattè in Cadore e sull’Isonzo, scampando all’affondamento del piroscafo “Principe Umberto” l’8 giugno 1916. Fu tuttavia ucciso il 24 maggio 1917 durante le prime fasi della X battaglia dell’Isonzo a causa dello scoppio di una granata nemica.

DAL BIANCO BALDASSARRE

Mitragliere alpino  nato a Solagna (Vicenza), nel 1893. Ha combattuto nei reparti degli Arditi del battaglione Val Brenta. Tra il 1915 e il 1917 combatte sull’Altopiano di Asiago e sui Lagorai, fino a quando non viene catturato a Fonzaso, nelle Dolomiti bellunesi, nel novembre 1917. Condotto al campo di prigionia di Brno, vi rimane fino alla fine della guerra.

DALLA BELLA MARIO

Dalla Bella Mario - Borbiago

Sergente classe 1890, partecipò alla guerra italo-turca come caporale contabile del battaglione speciale del Genio; fu assegnato, a partire dal 24 maggio 1915, al 3° e al 7° autocarreggio di un reggimento di artiglieria. Concluse la guerra nella seconda compagnia, 94a stazione aerostatieri di Roma.

DE LORENZI SERGIO

Soldato classe 1893, padre di 4 figli, dopo qualche giorno in prima linea fu catturato dall’esercito asburgico e portato in un campo di prigionia dell’Europa centrale. Fu liberato dopo la vittoria del 4 novembre 1918.

DONADEL ANTONIO

Da Oriago di Mira, classe 1891. Artigliere semplice del 5° Reggimento Artiglieria da Fortezza (Costa e Fortezza) ha preso parte a tutta la guerra prestando servizio nelle fortificazioni della Laguna nord di Venezia e concludendo il suo servizio di leva nella Batteria Vincenzo Penzo di Sottomarina di Chioggia nel 1919.

DONA’ PIETRO

Donà Pietro - SambrusonCaporal Maggiore da Dolo, classe 1895, ha combattuto tutta la Prima guerra mondiale prima nel 2° Reggimento Artiglieria da Campagna Pesante Vicenza e poi nel 1° Reggimento Artiglieria da Campagna Pesante, operando nel Goriziano. Morì il 30 novembre 1918, a guerra finita, durante un’operazione di bonifica del campo di battaglia a San Giorgio di Nogaro. In seguito a un’azione svolta il giorno 11 novembre 1916 a Borgo San Rocco, a Gorizia, Donà ricevette un encomio solenne con la seguente motivazione: «Quale stendi filo, non curante del pericolo, si adoperava a riallacciare le linee telefoniche interrotte. Tornava quindi in batteria e concorreva a disseppellimento della squadra di un ferro, il cui ricovero era stato colpito in pieno da una granata avversaria».

ERCOLE VITTORIO

Ercole Vittorio - Mira
Da Mira, classe 1888, caporale del 118° Fanteria, Brigata Padova, partecipò alla guerra fin dal 24 maggio 1915. Venne dichiarato disperso il 10 ottobre 1916 nei pressi di quota 208 sud di Boneti, frazione di Doberdò del Lago, nella prima giornata di scontri dell’ottava battaglia dell’Isonzo. Lasciò la moglie Ida Biasiolo ed il figlio Giovanni di 18 mesi.

FASSINA ODOARDO

Classe 1888, aveva il ruolo di mitragliere e aveva combattuto la sesta battaglia dell’Isonzo partecipando alla conquista di importanti postazioni sul Monte Sabotino e nei dintorni di Gorizia. E’ morto il 6 maggio 1953.

MARCATO GIUSEPPE

Nato a Gambarare nel 1893  era inquadrato nell’83° Fanteria, Brigata Venezia, combattendo tra il 1915 e il 1916 sul fronte Trentino (Monte Valpiana e Monte Carbonile). Dichiarato disperso sul monte Civaron durante la Strafexpedition, in realtà fu fatto prigioniero e condotto a Sigmundsherberg, restandovi fino al novembre 1918. Rimpatriato, fu condotto all’ospedale di Persiceto, Bologna, dove morì per polmonite.

MARCATO GINO

Fratello di Giuseppe, nacque a Gambarare nel 1894. Dopo aver partecipato alle azioni contro Santa Lucia di Tolmino con il 25 Fanteria, Brigata Bergamo, viene ucciso alla Croda dell’Ancona, sul fronte dolomitico, il 16 giugno 1916.

MARTELLATO UMBERTO

Martellato ha combattuto tutte le campagne di guerra dall’inizio alla fine, lottando sull’Isonzo, sull’Altopiano di Asiago e, in seguito alla ritirata di Caporetto, anche sul Piave. Dopo la guerra è stato inviato per due anni in Libia. Medaglia d’Oro al Valor Militare

MIANI GIUSEPPE

prima di partire2
Ufficiale d’artiglieria e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Aveva combattuto tutta la guerra, lottando sull’Isonzo e sul monte Novegno. Sopravvissuto, è ritornato a casa portando a termine gli studi.

MISSIO CAMILLO

Medaglia d’Argento al Valor Militare, combatteva con il grado di capitano degli Alpini. Ferito nel giugno 1916 durante un combattimento in Trentino da una granata, fu trasportato nell’ospedale di guerra di Verona dove morì per l’infezione che lo aveva colpito a seguito delle schegge.

NEGRI EMILIO

Da Borbiago, partecipò alla conquista del Monte Flondar, quota 235, avvenuta nel maggio 1917. Fu però dichiarato disperso il 30 maggio dello stesso anno in occasione della controffensiva austroungarica per riprendere il monte.

PELLIZZON FRANCESCO

Nato a Salzano nel 1888, aveva combattuto nel 56° Fanteria, Brigata Marche. Dopo aver partecipato alla spedizione in Albania, combatte sul Carso tra Monfalcone, Oppachiasella e Hudi-Log. Mentre era con il suo reparto in Val Camonica, il 13 dicembre 1916 fu sorpreso e ucciso da una valanga.

PIADI ANTONIO

Piadi Antonio - Oriago
Soldato classe 1897 residente a Borbiago, era inquadrato nel 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza, 14° Raggruppamento, 184° Gruppo, 358^ batteria d’assedio operante nel settore di Paveian di Cavaso del Tomba. A 20 anni fu ucciso in battaglia il 22 dicembre 1917 durante uno scontro tra artiglierie. Inizialmente sepolto a Caniezza, il corpo è stato tumulato nel cimitero di Borbiago.

PIADI RAIMONDO

Soldato classe 1891, inizialmente inquadrato nel 7° battaglione Lancieri di Milano, partecipò alla sesta battaglia dell’Isonzo e fu ferito all’avambraccio destro difendendo la postazione di Vermegliano durante un assalto austriaco. Partecipa alla battaglia del Solstizio del giugno 1918 combattendo sul Montello e alla battaglia di Vittorio Veneto con la sua compagnia di bombardieri.

RIGO UMBERTO

Da Borbiago, mitragliere classe 1895, ha combattuto tutta la Grande Guerra prima sull’Isonzo e poi sull’Altopiano di Asiago. Catturato sul monte Corno durante un’offensiva nel 1916, Fu portato in un campo di prigionia in Austria, dove rimase fino alla fine della guerra nel 1918. Era barbiere di plotone.

RISATO MARIO

Soldato da Dolo, classe 1888, 39° Fanteria, Brigata Bologna, morì a causa delle ferite riportate in battaglia il 14 maggio 1917 mentre stava svolgendo operazioni di pattugliamento.

SGARAVATTI ALCIDE

Sottotenente classe 1896, ha combattuto tutta la Prima Guerra Mondiale nel 1° Reggimento del Genio. In occasione della battaglia del Solstizio del giugno 1918 fu ferito da colpi di mitragliatrice sul Montello mentre con i suoi uomini stava contrastando l’avanzata nemica. Alcide fu insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Alla testa del plotone, portava arditamente i suoi uomini all’assalto di una posizione avversaria. Gravemente ferito da raffiche di mitragliatrice nemica, sacrificava la giovane esistenza per la grandezza e l’avvenire della Patria“.

SGARAVATTI ORESTE

Tenente, classe 1881, era tenente della 1033^ Centuria, inquadrata nella 6^ Armata. Ha partecipato a 17 mesi di guerra.

STRADIOTTO UMBERTO

Da Dolo, ha combattutto tutta la guerra. Sopravvissuto, ha fondato la tabaccheria che ancora oggi è a lui intitolata. Cavaliere di Vittorio Veneto.

TERRUZZIN PIETRO

SoldaTerruzzin Pietroto semplice di Vigonovo, è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare dopo la sua scomparsa nel 1917. Aveva partecipato anche alla campagna di guerra del 1916. Aveva combattuto sul fronte dell’Isonzo.

ZAMPIERI ALFONSO

Nato a Vigonza nel 1890, visse a Mira dopo esser ritornato dal fronte. Chiamato nel 1915 come soldato di fanteria, ha combattuto sia sul Carso che sul Grappa dopo la ritirata di Caporetto. Era addetto al rifornimento di armi e munizioni di un reparto someggiato.

SECONDA GUERRA MONDIALE

CHECCHETTO VALENTINO

Maresciallo, classe 1917, bersagliere dell’8° Reggimento. Ufficiale in Nord Africa, sminatore, il suo reparto si è battuto ad El Alamein. Catturato dagli inglesi durante la ritirata nel deserto, era stato portato negli Stati Uniti, in Texas, rimanendovi fino alla fine della guerra. Rientrato in Italia nel 1946, è morto nel 2015 a 97 anni.

NICHELE GIUSEPPE

Classe 1917, è originario del Trevigiano. Combattente sul fronte francese come soldato semplice della guardia di frontiera a Moncenisio, rimase sordo e non abile a causa di una cannonata sparata dal forte in cui era di stanza.

RAMPADO ARTEMIO

Chiamato alle armi nel 1941, addestrato in qualità di aviere alla base aerea di Orbetello e poi di Furbara, dopo l’8 settembre fu catturato dai tedeschi e inviato in un lager della Sassonia. Da prigioniero fu costretto a lavorare in una fabbrica di produzione di aeroplani e, dopo il bombardamento della base, in un panificio del posto. Liberato nel maggio 1945, rimpatriò. Prima di tornare a casa fu inquadrato nell’aeronautica delle forze armate delle Nazioni Unite fino al novembre 1945. Deceduto nel 2014, Rampado è stato segretario dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Pianiga.

SCANFERLA EGISTO

Nipote di un soldato della Grande Guerra da cui prende il nome, Scanferla aveva combattuto nell’artiglieria antiaerea prima a Napoli e poi in Grecia. Dopo la resa dell’Italia si rifugiò in montagna e lottò tra le fila dei partigiani greci.

SINIGAGLIA BRUNO

Classe 1917, originario di Campolongo Maggiore, ha combattuto la Seconda guerra mondiale in Jugoslavia. Dopo l’8 settembre, ritornò in Italia a piedi scappando più volte alla cattura dei tedeschi.

SMAGGIATO LINO

Smaggiato Lino

Partito per la Seconda guerra mondiale, era stato catturato dai tedeschi all’indomani dell’8 settembre 1943 e trasportato in un campo di concentramento in Germania. Morì di stenti il 21 febbraio 1945; le sue spoglie riposano nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo.


MISSIONI DI PACE ALL’ESTERO

BUCCI RICCARDO

Il Capitano Oggetto: tenente Riccardo Bucci - Allegato:TEN_BUCCI.jpgBucci è deceduto nel settembre 2011 in un incidente mentre stava svolgendo un’operazione di collegamento tra il contingente italiano e quello in Afghanistan. Era alla sua terza missione all’estero con il Reggimento Lagunari Serenissima dopo quella in Bosnia e un’altra in Afganistan. La moglie, Roberta Nicora, ricorda la vita del marito nel libro dedicato alla figlia Lettera a Clelia.

VANZAN MATTEO

Matteo Vanzan - Dolo - Iraq--Nassiriya Primo Caporal Maggiore, nato a Dolo ma residente a Camponogara, Medaglia d’Oro dell’Esercito, è caduto in azione durante la battaglia dei Ponti di Nassiriya. Era alla sua seconda missione in Iraq – Antica Babilonia. Faceva parte del Primo Reggimento Lagunari Serenissima.