Cronaca della Riviera del Brenta dal 1800 alla Prima guerra mondiale – di Enrico Moro

L’OPERA

Obiettivo della ricerca è stata la riscoperta della storia quasi contemporanea di una comunità partendo dalle notizie dei giornali e implementandole con i documenti degli archivi comunali, parrocchiali e dell’Ospedale senza dimenticare tutto ciò che si recupera nel web per far vivere la quotidianità di un periodo storico poco studiato in Riviera del Brenta.
Sono stati riportati alla luce avvenimenti quotidiani, piccole storie, aneddoti, commenti dei giornali a vicende più o meno locali, personaggi della cultura, amministratori comunali e politici di rilevo, ma anche volti meno noti che hanno reso vivo e significativo il vivere giornaliero dell’epoca.
Il testo è un susseguirsi di eventi (elezioni, feste religiose e laiche, mercati), realizzazione di infrastrutture (scuole, fabbriche, ospedale, case di riposo) arricchito da quasi 500 foto di personaggi, manifesti e appelli al popolo, documenti, tabelle e tavole pittoriche che lo rendono leggibile a chiunque voglia avere un quadro della Riviera del Brenta dall’inizio del 1800 alla Prima Guerra Mondiale.

L’AUTORE

Enrico Moro, nato a Dolo il 9 novembre 1965, si è laureato in Scienze Forestali a Padova e da 20 anni opera in Banca Mediolanum come consulente finanziario.
Per anni ha scritto articoli di tema naturalistico su testate locali e si ritiene un raccoglitore di notizie di storia locale.

Gagliardetti della Memoria: Antonio Calzavara

Il Cav. Antonio Calzavara
Il Cav. Antonio Calzavara

Classe 1891, originario di Stra, Antonio Calzavara risulta essere uno dei cittadini più influenti all’interno della comunità Fossolovarese.

Partecipò alla guerra di Libia 1911-1912, da cui ritornò affetto da una forma infettiva che lo portò, una trentina d’anni più tardi, alla perdita di un rene.
Durante la Grande Guerra, iniziata come soldato semplice, si guadagnò i gradi, fino a quello di Aiutante di Battaglia (disposizione sentenziata con R.D. n. 157 del 30 giugno 1918), in virtù dei suoi meriti di guerra.
Portaordini durante la X battaglia dell’Isonzo, il 24 maggio 1917 venne coinvolto nell’esplosione di una granata che lo ferì gravemente con 24 schegge, 22 delle quali in seguito rimosse.In tale giornata gli venne  conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “Sotto il violento fuoco avversario, disimpegnò il servizio di portaordini, dimostrando calma e arditezza singolari. Ferito, rifiutava il soccorso, unicamente preoccupato di consegnare gli ordini che portava. – Carso, 24 maggio 1917”. [1]

Alcune informazioni legate ai suoi trascorsi bellici riguardano la voce circolante in Comune, non confermabile, che lo vede come autore della famosa frase scritta su un muro di Sant’Andrea di Barbarana (TV) “Tutti eroi, o il Piave o tutti accoppati!”. Pur non volendo sminuire la già rilevante figura di questo soldato, è però importante segnalare che la frase venne realizzata dal Centro Propaganda dello Stato ed è inoltre fatta corrispondere all’opera di molti altri italiani.
Altra segnalazione è invece risalente alle giornate della battaglia di Vittorio Veneto quando, inquadrato in una pattuglia scelta ed incaricato di costruire con essa una testa di ponte al di là del Piave, sembra che abbia attraversato per ben nove volte il fiume al fine di agevolare e mantenere stabile il collegamento del proprio reparto con le altre truppe attaccanti.

Importanti riconoscimenti e menzioni post-belliche sono:

  • l’essere stato il primo Presidente della locale sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci dal 1923 al 1952;
  • l’aver realizzato, tramite l’ANCR, opere di beneficenza rivolte ai reduci, mutilati e alle famiglie dei caduti, oltre ad aver realizzato il monumento ai caduti del Comune, posto d’innanzi a Villa Foscarini-Rossi, inaugurato nel 1926.
  • aver contribuito, nel 1923, alla creazione della scuola di disegno “Tombolan Fava”, prima scuola professionale della Riviera del Brenta.

Le decorazioni guadagnate furono, oltre alla citata Medaglia di Bronzo: Medaglia Commemorativa della Guerra di Libia (1911-1912), Medaglia Commemorativa della Grande Guerra (1915-1918), Medaglia Commemorativa dell’Unità d’Italia (1848-1918), Medaglia Interalleata della Vittoria, Croce al Merito di Guerra da parte del XXVI Corpo d’Armata, Croce al Merito di Guerra conferita dal Ministero della Guerra, Cavalierato dell’Ordine della Corona d’Italia, Cavaliere della Repubblica.

Chiara Calzavara, nipote di Antonio, ritira il gagliardetto a lui dedicato
Chiara Calzavara, nipote di Antonio, ritira il gagliardetto a lui dedicato

 

[1] La notizia del conferimento della Medaglia di Bronzo, reperita ricercando il nominativo CALZAVARRA ANTONIO nel sito internet http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/#, contrasta nettamente con la versione che lo vede decorato con la Medaglia d’Argento.

Fonti:

BRESSANIN S. 2013: Storie di un paese attorno ad un pallone. Stra: il futuro ha un cuore antico, Grafiche 2 Esse Ed., Dolo (VE), 2013;
VETTOREL G. 2008: Stra. Cenni storici (ad uso scolastico) del Prof. Giuseppe Vettorel. Scuola Media Statale G. Baldan 1962-1975, Ed. 2008;
PAMPAGNIN V. 2000: La Riviera degli Scarpari. Storie di uomini di scarpe e di lotte nella Riviera del Brenta, Agenzia Flexum Ed., Dolo (VE), 2000;
DRAGHI A., MESCOLI G. 2009: Intorno al Comune di Vigonovo. Una storia, tante storie, Cleup. Ed., Padova 2009;

Sitografia:
– https://it.wikipedia.org/wiki/Ignazio_Pisciotta — https://books.google.it/books?id=HW4b2ZIC3xkC&pg=PA598&lpg=PA598&dq=tutti+eroi+o+il+piave+o+tutti+accoppati&source=bl&ots=eZsrP4gePV&sig=yfvk4b0d8YW4LnXyG2y9NS8KsQs&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiDpLKvwLDPAhUB8RQKHUOfDMkQ6AEIYTAO#v=onepage&q=tutti%20eroi%20o%20il%20piave%20o%20tutti%20accoppati&f=false.
– www.ordinidinasticicasasavoia.it/?cat=5

Alberto Donadel

Voci dalla Grande Guerra – 25 novembre, h.21

img_8733Quarto appuntamento con la Storia della Prima Guerra Mondiale, lungo il percorso che stiamo intraprendendo a Pianiga con la mostra Grande Guerra. Memorie di dolore e solitudine e che si sta riveando un gran successo.

Al teatro comunale di Pianiga, alle ore 21, saranno lette al pubblico lettere scritte dai veri protagonisti della guerra, i nostri nonni in divisa, che racconteranno il dolore e la sofferenza che stavano vivendo in trincea, lontani da casa e dagli affetti. Voci dalla Grande Guerra è anche musica: le letture saranno intervallate da canti popolari e di guerra molto toccanti. 

La serata è organizzata grazie alla collaborazione tra l’associazione Riviera al Fronte e il coro Fiori de Suca di Borbiago, diretto da Monica Giori. Una collaborazione sorta già l’anno scorso in occasione della mostra dedicata alla Prima Guerra Mondiale a Borbiago e che prosegue dopo il grande successo ottenuto.

Introduzione di Ivan B. Zabeo (Presidente Riviera al Fronte); lettori: Gloria Gallo e Ivan B. Zabeo

Sopra: momento di Voci dalla Grande Guerra, centro civico di Borbiago, 7 novembre 2015 (Credits: Alice Boscolo)

La Foto – 18 novembre, ore 21.00

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Terzo imperdibile appuntamento legato alla mostra Grande Guerra. Memorie di Dolore e Solitudine. Il protagonista è il teatro, il tema sta assumendo contorni sempre più importanti e anche Riviera al Fronte sta iniziando ad avvicinarsi: il ruolo della donna nella Grande Guerra.

La Foto“, questo è il titolo della rappresentazione presentato dall’associazione artistica Teatro delle Ortiche di Padova e che sarà messo in scena alle ore 21 di venerdì 18 novembre presso il teatro comunale di Pianiga.

Come presenta lo stesso gruppo teatrale:

“La Foto” non è semplicemente un dramma sulla guerra ma, soprattutto, un’analisi della donna che combatte continuamente le sue guerre, grandi o piccole che siano, perché ogni cosa che un prezzo ma quello che si chiede di pagare alle donne è sempre alto. Tre donne, tre sorelle, tre modi diversi di vivere la guerra…con la consapevolezza che niente sarò come prima

Questo, inoltre, è anche un omaggio alla città di Padova, colpita un secolo fa esatto, da un catastrofico bombardamento austroungarico e che ha portato alla morte di 93 civili.

Come accennato in testa alla presentazione, anche Riviera al Fronte comincerà a lavorare sul tema della donna durante il primo conflitto mondiale. A tal proposito, stiamo cercando di arricchire il nostro archivio: per il momento abbiamo recuperato alcune informazioni grazie ad alcuni doccumenti ritorvati nell’archivio storico di Mira, ma crediamo che molto possa essere recuperato anche tra i ricordi di famiglia.

Ovviamente l’invito che vi rivolgiamo è di contattarci per conoscere il progetto ma anche di entrare in contatto con noi per collaborare. Uno scambio di vedute è, nel nostro caso, sempre ben accetto.

4 novembre 2016: Racconto in concerto

Il 4 novembre 2016, alle ore 11.30 verrà inaugurata presso i locali della Scuole Media di Pianiga la mostra Grande Guerra. Memorie di dolore e solitudine (vedi articolo precedente).

La giornata inaugurale terminerà con lo spettacolo Racconto in Concerto che inizierà alle ore 21.00 presso il teatro comunale di Pianiga, a cura dell’ass. Strade Note.

“Uno sguardo alla Grande Guerra attraverso il suo paesaggio ed uno sguardo al nostro paesaggio attraverso la Grande Guerra. Le cronache per restituire, le voci per testimoniare, le immagini per evocare, le canzoni come finestre sulla storia e sul paesaggio, nell’insieme un cammino lungo la geografia del fronte”

Narrazioni:

Lisa Bregantin – Stefano Doardo – Elena Bregantin

Canzoni:

Alberto Cagnin e Stefano Doardo (chitarra) – Nicola Fattoni (Armonica) – Pierantonio Carraro (Basso) – Massimo Facchin e Roberto Melan (Voci)

racconto

Grande Guerra. Memorie di dolore e solitudine

volantino-mostra-pianigaDal 4 novembre al 4 dicembre 2016 la Scuola Media di Pianiga, Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, ospiterà la mostra intitolata Grande Guerra. Memorie di Guerra e di Solitudine. Gli oggetti raccontano, organizzata dal Comune di Pianiga assieme a Riviera al Fronte, all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, alle associazioni Mino Meduaco, Darwin e Flying Lions – gruppi con cui RAF ha rapporti stretti sin dalla sua fondazione –, affiancati da un gruppo di appassionati e ricercatori del settore.

La mostra è divisa in sezioni tematiche. La prima riguarda la sanità militare, curata dall’ass. Mino Meduaco di Campolongo Maggiore (dal dott. Sergio Benesso e da Alessandra Tassetto), allestita con l’obiettivo di comprendere il ruolo avuto dai medici nella cura dei soldati al fronte, gli strumenti utilizzati nelle sale operatorie, le divise utilizzate dai medici.

La seconda sezione riguarda invece la vita di trincea (a cura di Davide Reffo): non saranno presenti solo cimeli legati all’equipaggiamento militare ma anche oggetti e strumenti di uso quotidiano per comprendere come i soldati vivevano una guerra fatta di enormi sacrifici.

Infine, una sezione sarà dedicata ai caduti di Pianiga. L’obiettivo sarà quello di ricordare il sacrificio in termini di vite umane subite dal territorio tra il 1915 e il 1920 e per alcuni casi particolari verranno riprodotti in scala gli spostamenti di alcuni singoli soldati, la quasi totalità combattente in Italia ma anche sul fronte albanese. Tutte le informazioni presentate su ogni singolo soldato e quelle che verranno raccolte nell’arco del mese di esposizione saranno poi utilizzate per una pubblicazione apposita. Le sezioni saranno arricchite anche dai modellini dedicati ai mezzi della Grande Guerra, realizzati e proposti dall’ass. Flying Lions

Grande Guerra. Memorie di Guerra e di Solitudine. Gli oggetti raccontano non è solo mostra di cimeli ma anche momento di riflessione tra musica, poesia, libri, teatro ed escursioni sul campo.

A proposito dell’escursione, questa è in programma domenica 13 novembre sul Monte Grappa, con partenza da Piazza San Martino, Pianiga, alle ore 8. Alle 10 ci sarà la salita al Monte Grappa e la visita al Sacrario Militare. Alle 12 comincerà la visita al museo Roberto Favero presso l’albergo San Giovanni ed escursione nella trincea didattica. Dopo il pranzo nel ristorante dell’albergo, si procederà con la visita al sito ripristinato di Col Andreon (zona Campo Solagna); si ripartirà verso Pianiga alle ore 17.30. Il costo del viaggio più pranzo e visite per i ragazzi fino ai 14 anni sarà di 10 €, mentre per gli adulti sarà di 15€ (Per info: Ufficio cultura Comune di Pianiga 041-5196236)

Per le attività che si svolgeranno nelle sedi di Pianiga, ricordiamo:

–          4 novembre: la mattinata è dedicata all’inaugurazione assieme alle scuole. Durante la serata viene proposto lo spettacolo Racconto in concerto. Spettacolo musicale a cura dell’associazione Strade Note (presso il teatro Comunale)

–          10 novembre: Presentazione del libro Dolesi al Fronte. La Prima Guerra Mondiale (casa ed. Mazzanti), in aula magna scuola Media Ist. Comprensivo Giovanni XXIII.

–          18 novembre: La Foto. Rappresentazione teatrale a cura del Teatro delle Ortiche, in cui si dà uno spaccato dell’esperienza della donna durante il primo conflitto mondiale,presso il teatro comunale

–          25 novembre: Canzoni della Grande Guerra, a cura del Coro Fiori de Suca di Borbiago e dell’ass. Riviera al Fronte di Dolo, con lettura di lettere di soldati del territorio rivierasco e alternato a canti popolari, presso il teatro comunale

–          2 dicembre: Una storia qualunque, rappresentazione teatrale a cura della classe IIIA dell’Ist. Giovanni XXIII

–          4 dicembre, ore 10.00. Terza edizione della cerimonia dei Gagliardetti della Memoria di Riviera al Fronte. Ricorderemo alcuni soldati attraverso le memorie e le storie dei loro famigliari.

 

L’Amministrazione Comunale di Saonara negli anni della Prima Guerra Mondiale. Uomini, progetti e realizzazioni

L’OPERA

Vicende e protagonisti de L’Amministrazione Comunale di Saonara negli anni della Prima Guerra Mondiale sono accuratamente ricostruiti da Mattia Massaro in questo saggio storico che si avvale di una corposa documentazione d’archivio a carattere inedito. La vita amministrativa del Comune di Saonara e della sua popolazione – negli anni compresi tra il 1910 e il 1918 – è delineata attraverso una sintesi che, nell’alternarsi di elementi di particolare interesse e novità, vede il confluire di tre diversi piani.
Sono così presi in esame, in un rapporto dialettico tra locale e generale, gli aspetti relazionali del Comune di Saonara con lo Stato e i comuni a esso limitrofi; i gruppi di potere susseguitesi nel corso della storia e i loro ruoli all’interno della vita amministrativa del Comune.

Infine, quale terzo e più significativo piano d’indagine, si è riservato spazio agli abitanti di Saonara che hanno combattuto nella Prima GUerra Mondiale riportando la lista dei caduti e, ancor più, passando in esame i loro dati anagrafici per rilevare i ruoli ricoperti nell’esercito, i reggimenti di appartenenza, le date, i luoghi e le cause di morte dei caduti saonaresi. Un’attenzione particolare è stata poi riservata ai combattenti sopravvissuti alla Grande Guerra e ai premiati al Cavalierato di Vittorio Veneto.
Il volume è corredato da un ricco apparato di documentazione fotografica in bianco e nero e a colori che ne integra e completa la lettura.

L’AUTORE

Mattia Massaro (Padova, 1983) è laureato in Scienze Sociologiche e in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche presso l’Università degli Studi di Padova.
Nel 2010 si è qualificato al secondo posto nella 2^ edizione del concorso “Gli studenti universitari incontrano il professore Gino Giugni” promosso da SPI-CGIL Veneto e nel 2012 ha pubblicato “Gino GIugni. Riflessioni sul mondo del lavoro” (CLEUP).
E’ stato inotre vincitore della 4^ edizione del concorso di poesie “Rosanna Perri

Dolesi al Fronte. La Prima Guerra Mondiale – di Ivan B. Zabeo

L’OPERA

Al termine di una laboriosa opera di ricerca d’archivio, viene presentato al pubblico il libro Dolesi al fronte. La Prima guerra mondiale di Ivan Bruno Zabeo, presidente dell’associazione Riviera al Fronte. Il libro, il primo della collana Riviera al Fronte, edita grazie alla casa editrice Mazzanti, presenta le prefazioni del Sindaco della Città Metropolitana Luigi Brugnaro, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Dolo Matteo Bellomo e del Prof. Antonio Varsori della Facoltà di Scienze Politiche a Padova.

L’opera vede il patrocinio del Comune di Dolo ed è stata stampata grazie all’aiuto di Banca Mediolanum, sede di Camponogara, e di Curiotto Arredamenti di Sambruson.

Il libro racconta le storie dei 186 soldati del comune di Dolo caduti durante la Grande Guerra e affronta anche le cause e le conseguenze del conflitto, oltre a offrire un focus sulla storia del territorio tra il 1915 e il 1918.

Durante le presentazioni è possibile acquistare il libro; in alternativa è acquistabile presso l’edicola Stradiotto Cav. Umberto (Dolo, Via Mazzini) e presso l’edicola Muta (Dolo, Via Cairoli).
Il ricavato dell’operazione sarà destinato al reparto di pediatria dell’Ospedale di Dolo per l’acquisto di monitor per controllare il battito cardiaco dei bambini.

L’AUTORE

Ivan Bruno Zabeo, nato a Dolo il 23 luglio 1986, si è laureato in Politica Internazionale e Diplomazia a Padova ed è stato fondatore e presidente dell’ass.ne “Riviera al Fronte“.

8 giugno 1916: l’affondamento del “Principe Umberto”

La Brigata “Marche” riporta nel suo diario una data che la segnò profondamente, forse più di molte altre battaglie che ne segnarono la storia: l’8 giugno 1916.

Dopo esser stata trasferita in Albania agli inizi di febbraio, al fine di appoggiare la ritirata dell’esercito serbo, compiutosi tra dicembre 1915 e aprile 1916, agli inizi di giugno giunse per il reparto il momento del ritorno in Patria. Per le operazioni di rientro la Brigata venne divisa in due principalmente per ridurre al minimo il rischio di perdite connesse con l’urto di mine o di incontro con un U-Boot.
Il 5 giugno il 56° Rgt. partì alla volta di Taranto, porto da cui in genere salpavano i convogli per l’Albania. Giunto a destinazione, fu il momento del 55° Rgt. di partire dal porto di Valona.
Il convoglio era composto dai piroscafi “Principe Umberto” e “Ravenna“, oltre al naviglio di scorta formato dalle navi “Espero“, “Pontiere“, “Jonio” e “Impavido“.

Il piroscafo "Principe Umberto" in navigazione
Il piroscafo “Principe Umberto” in navigazione

 

L’8 giugno, 1lle ore 19.00 circa, il convoglio partì viaggiando inizialmente ad una velocità di 16 miglia nautiche l’ora in aumento. Alle ore 20.45, circa a 15 miglia per S-W da Capo Linguetta, il naviglio venne tuttavia avvistato dal sommergibile austro-ungarico U5 comandato dal Ten. di Vascello Friedrich Schlosser ed attaccato.
Delle navi, consapevoli dei pericoli lungo la rotta ma ignare della vicinanza della presenza dell’U5, solo il “Principe Umberto” venne colpito. L’imbarcazione affondò per via poppiera nel giro di 7 minuti, trasportando con se circa 1926 vite tra uomini dell’equipaggio (216 uomini totali) e fanti (2605 totali); solo 895 uomini si salvarono.

Zona in cui potrebbe trovarsi il piroscafo
Zona in cui potrebbe trovarsi il piroscafo

Nei giorni e nelle settimane a venire affiorarono dal mare decine di corpi, poi recuperati e sepolti nel cimitero del 55° realizzato a Valona. Pochissimi furono riconosciuti. Con la creazione del Sacrario “Oltremare” di Bari, le salme vennero colà traslate.

Anche la Riviera del Brenta venne coinvolta in questa tragedia. Nonostante sia ancora difficile rintracciare i nomi di tutti gli uomini del 55° periti l’8 giugno 1916, è stato fortunatamente (e fortunosamente) possibile rintracciare il nominativo di tutti i soldati rivieraschi deceduti quel giorno.

BRAGAGNOLO VITTORIO di Luigi, nato il 17 maggio 1887, residente a Gambarare;
CALZAVARA RODOLFO di Luigi, nato il 15 marzo 1892, residente a Pianiga;
CENDON ALBERTO di Giovanni, nato il 25 maggio 1890, residente a Mira;
Sold. Favero Pietro - Saonara

FAVERO PIETRO di Angelo, nato il 18 gennaio 1891, residente a Saonara (immagine a sinistra);
GAMBATO ANGELO AMEDEO di Francesco, nato il 2 settembre 1894, residente a Camponogara;
Sold. Nicoletto Giuseppe - Saonara
NICOLETTO GIUSEPPE di Amedeo, nato il 22 settembre 1894, residente a Saonara (immagine a destra);
ZAMPIERI FORTUNATO di Antonio, nato il 16 febbraio 1886 e residente ad Arino. Per lui, ritratto nell’immagine in basso, il certificato di irreperibilità fu emanato il 12 novembre 1931.

Sold. Zampieri Fortunato

Non è purtroppo possibile dire se tra le salme recuperate dal mare vi fossero anche le loro, anche se la speranza è quella. Lo stesso dicasi per il piroscafo: nonostante da anni si vada ricercando il sito, del relitto non vi è ancora traccia.

Bibliografia:
TOSATO G. 2000: “Zona di Guerra. Auronzo – Cortina d’Ampezzo – Monte Piana – Tre Cime di Lavaredo – Comelico – Isonzo – Albania nella Prima Guerra Mondiale“, Gino Rossato Ed., Novale-Valdagno (VI) 2000

Sitografia:
http://www.frontedelpiave.info/Brigata-Marche
http://www.pietrigrandeguerra.it/voci-e-volti-dal-fronte-2/piroscafo-principe-umberto/
http://www.55fanteria.it/il-fatto.html

Alberto Donadel

Gagliardetti della Memoria: Luigi Covra

Il Capitano Covra Luigi
Il Capitano Covra Luigi

Luigi Covra, detto Gino, nacque nel 1891 a Treviso.
Divenuto ufficiale in seno al 55° Rgt. Fanteria “Marche“, partecipò alla vita dell’unità operando inizialmente in Cadore e poi, al seguito del Reggimento, sul fronte dell’Isonzo durante la V battaglia (novembre 1915).

Dopo l’offensiva, nel 1916 il reparto venne trasferito a Taranto e da qui imbarcato alla volta dell’Albania dove, nonostante le consuete scaramucce e locali scontri a fuoco, passò un periodo di relativa tranquillità.
All’inizio di giugno iniziarono le operazioni per il ritorno in Patria, suddividendo la Brigata in due, al fine di ridurre al minimo le eventuali perdite in mare.
Il 5 giugno partì il 56° Rgt., giungendo a destinazione nell’arco di due giorni; l’8 giugno fu la volta del 55°. In tale data, tuttavia, il convoglio in cui viaggiava Luigi Covra venne intercettato dall’U-Boot austro-ungarico U5 che lanciò il proprio siluro contro il piroscafo “Principe Umberto“, nave in cui si trovava anche Covra.

Dopo l’esplosione del siluro contro la fiancata del “Principe Umberto“, Luigi si precipitò immediatamente verso una scialuppa già colma di soldati terrorizzati; uno di questi, forse nel tentativo di velocizzare la discesa in mare, tranciò una delle funi di sostegno, facendo rovesciare l’imbarcazione e morire, per l’impatto con le onde o contro altri relitti e scialuppe (dopo un volo da 12 m d’altezza), gran parte dei militari presenti.
Luigi riuscì a salvarsi aggrappandosi ad un rottame, raggiungendo poi una tavola in cui erano appoggiati il Capitano Marcias ed un altro soldato, venendo in seguito tutti recuperati dalla nave “Espero“. A bordo della nave fece ritorno a Valona, da cui ripartì qualche tempo dopo per far rientro in Italia.
Nella tragedia dell’8 giugno 1916 perirono in mare oltre 1700 soldati, molti dei quali, riemersi e recuperati sulle spiagge di Valona, non poterono essere identificati.

Posto in convalescenza, ritornò nelle trincee quale ufficiale assegnato all’85° Rgt. Fanteria “Verona“, presso la quale rimase sempre in servizio.

Luigi Covra morì il 24 maggio 1917 sul Nad Bregom (trincee di Selo, oggi in Slovenia), durante l’10a battaglia dell’Isonzo, colpito da una granata nemica. In sua memoria gli venne tributata la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Con mirabile slancio e sprezzante del pericolo, condusse brillantemente il proprio reparto alla conquista di una posizione nemica, e, con perizia, iniziativa e ardimento, ne diresse i lavori di rafforzamento, sotto l’intenso fuoco avversario. Mentre, sporgendosi del riparo, cercava un nuovo appostamento per i suoi uomini, cadde colpito a morte

Bibliografia:
TOSATO G. 2000: “Zona di Guerra. Auronzo – Cortina d’Ampezzo – Monte Piana – Tre Cime di Lavaredo – Comelico – Isonzo – Albania nella Prima Guerra Mondiale“, Gino Rossato Ed., Novale-Valdagno (VI) 2000
Sitografia:
Piroscafo “Principe Umberto

Alberto Donadel

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